Diventare content creator è il nuovo traguardo per chi sceglie di affermarsi tramite i social media. Capire cosa significhi e come arrivarci, però, è tutto un altro paio di maniche. C’era una volta l’influencer, figura a metà tra il VIP e “l’amico cool”, in grado di dettare mode sulle piattaforme e non solo. Oggi, anche in ambito marketing, più che di influencer si preferisce parlare di creator, un termine che indica un concetto più esteso e allo stesso tempo più specifico. Essere creator significa infatti produrre contenuti di valore per un pubblico e condividerli in maniera continuativa. Il cambio di prospettiva (da influencer a creator) si accompagna al fenomeno crescente del ricorso a una pianificazione strategica anche tra i profili social meno conosciuti. La definizione di uno schema operativo per diventare content creator interessa, quindi, non soltanto chi aspira a essere noto, ma chiunque voglia comunicare la propria professionalità.
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Definisci chi sei
Il primo passo per diventare content creator consiste nel chiarire a te stesso che tipo di personaggio sei, che è diverso da che tipo di persona sei. Questo è uno dei concetti chiave della costruzione del proprio personal branding. Ogni ambito professionale prevede infatti innumerevoli strade da percorrere per comunicare sui social media; il creator deve individuare quella più adatta alle proprie esigenze. Dalla definizione del proprio brand dipenderà poi l’individuazione del pubblico a cui rivolgersi, delle tipologie di contenuti e del linguaggio da utilizzare per veicolarli. Per fare un esempio, Dario Bressanini è un divulgatore scientifico, saggista e docente di Chimica e Tecnologia degli Alimenti presso l’Università dell’Insubria a Como. Per trasmettere le proprie idee e competenze su piattaforme come YouTube e Instagram, però, Bressanini si è posizionato come “l’amichevole chimico di quartiere”.
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Seleziona le piattaforme
Vale sempre la pena ricordare che ogni piattaforma social ha le proprie peculiarità e il proprio target. Anche presidiando diversi canali, nel diventare content creator è essenziale che individui le capacità su cui puntare e che le associ alla giusta piattaforma. Un creator che si senta più abile nella comunicazione orale e che abbia una buona presenza in video si orienterà verso canali come Instagram o YouTube. La psicologa Stefania Andreoli, ad esempio, ha trovato nelle dirette e nelle story su Instagram il proprio formato privilegiato per il dialogo con i follower. Un autore di contenuti leggeri, di intrattenimento, pensati per un pubblico giovane, con ogni probabilità comunicherà su TikTok. Facebook riveste di rado un ruolo prioritario, ma resta il social media di riferimento per gli utenti over 50. Merita un discorso a parte LinkedIn, piattaforma riservata alla gestione di personal branding professionali, con un orientamento al networking B2B.
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Procurati le attrezzature
Il tempo degli influencer “amatoriali” che comunicano con mezzi improvvisati è finito da un pezzo. Oggi diventare content creator vuole dire anche dotarsi di attrezzature in grado di garantire una qualità professionale. Tale discorso vale soprattutto per i contenuti video, sfruttati e fruiti da un numero sempre crescente di utenti. Lo stile del proprio profilo, la tipologia e il formato del contenuto determinano la scelta degli strumenti. Un buon visual in certi casi si ottiene anche attraverso uno smartphone di alta gamma, ma in alcuni casi può essere necessaria un’attrezzatura più sofisticata. Per quanto riguarda la registrazione audio, è consigliabile in qualsiasi caso utilizzare microfoni esterni, perché sono direzionali, mentre quello dello smartphone è diffuso. Se al centro della scena ci sei tu stesso, assicurati di procurarti un ring light che crei un’illuminazione uniforme, ed eventualmente un green screen con cui gestire lo sfondo.
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Fai un piano editoriale
L’organizzazione dei contenuti è un altro step essenziale per diventare content creator. Organizzare significa realizzare un piano e un calendario editoriale per la condivisione dei post sui profili social. Per pianificare si parte dalle competenze del creator, dal target e dalla “capacità di tenuta” degli argomenti individuati. Nel modulare i contenuti, assicurati cioè di fare incontrare tre necessità: ciò che vorresti creare, ciò che è opportuno creare, e ciò che riesci a creare. Per quanto riguarda il primo punto, perché la tua comunicazione risulti coinvolgente è importante che parli di temi che ti appassionano. Tieni comunque conto del contesto in cui comunichi e delle eventuali tendenze in corso. Infine, accertati di poter garantire una continuità. Se prevedi di realizzare 10 post su un argomento che realisticamente si esaurirà in due, è meglio cambiare strategia. Valuta anche le tempistiche realizzative, che possono variare di molto a seconda del formato scelto.
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Individua i tuoi elementi caratterizzanti
Obiettivo primario di ogni creator, dopo l’introduzione della propria presenza sui social media, dovrebbe essere quello di rendersi riconoscibile. Siamo ancora nel campo del personal branding, ma questa volta in una fase più avanzata, che alla costruzione dell’identità fa seguire un’operazione di “perfezionamento”. In questa fase, il creator individua con maggiore precisione gli elementi che lo caratterizzano, siano essi gesti, frasi tipiche, particolari estetici, o altro. È qui che l’azione di marketing si fa più manifesta, nell’associazione del tuo profilo con peculiarità uniche, che aiutino gli utenti a ricordarsi di te. L’ucraina Andriana Kulchytska, grazie alla condivisione di buffe videoricette in un italiano (volutamente) stentato, su Instagram è per tutti “la ragazza con l’accento”. Khaby Lame, sul podio mondiale di TikTok per numero di follower, ha trovato il proprio tratto distintivo in un semplicissimo gesto delle mani.
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Resta in ascolto dei trend
Come si diceva, per diventare content creator è sempre utile anche intercettare le tendenze. È buona abitudine dedicare del tempo ogni giorno al monitoraggio delle notizie e a un’attività di social listening. In tal modo, ci si tiene aggiornati non soltanto sugli eventi più rilevanti, ma anche sul sentiment che questi generano sulle piattaforme. È importante ricordare che per cavalcare un trend in modo efficace non bisogna necessariamente appartenere allo stesso ambito professionale o alla stessa area tematica. Facendo attenzione a non tradire il posizionamento, è possibile trovare punti di contatto anche con esperienze in apparenza molto lontane dal proprio raggio d’azione.
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Segui i consigli delle piattaforme
Quale modo migliore per diventare content creator sui social media se non affidandosi al consiglio dei social media stessi? Molti non lo sanno, ma l’evoluzione dell’influencer marketing negli anni ha spinto tutte le piattaforme a dotarsi di strumenti di supporto per i creator. Si tratta di dashboard dedicate che consentono all’utente di gestire in modo più agevole e strategico i contenuti e la community. Con l’attivazione di questa funzione, social media come Facebook, Instagram, TikTok e Twitch favoriscono le collaborazioni, forniscono insight sui contenuti pubblicati, aiutano a stabilire obiettivi. Inoltre, ogni piattaforma riserva una sezione sul proprio sito all’esplorazione della content creation, con tips, consigli, storie e una panoramica su trend e opportunità.
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Accresci la tua community
Soprattutto quando si è agli inizi, investire nell’advertising è un’idea che vale la pena considerare per aumentare il numero dei propri follower. Questo vale soprattutto su TikTok, dove anche con una sponsorizzazione a basso costo si può riuscire a guadagnare una massa importante di seguaci in più. Diverso è il discorso per Instagram, dove l’advertising aiuta più che altro a raggiungere un maggior numero di persone, senza che queste si traducano necessariamente in follower. Per diventare content creator e accrescere la community su questa piattaforma, dunque, converrà sfruttare bene gli hashtag e cavalcare le tendenze. Qualunque sia il canale, si consiglia comunque di non concentrarsi sull’inseguimento dell’algoritmo se ciò significa assecondare la massa in modo ossessivo. I tentativi per emergere e ottenere più follower diventano controproducenti se arrivi a snaturare te stesso.
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Coltiva il tuo network
La rete dei creator e degli influencer oggi è talmente fitta che capita sempre più spesso di assistere a collaborazioni e contaminazioni tra professionisti. Anche in questo caso, non è tanto importante appartenere allo stesso ambito professionale, quanto più condividere valori e pubblici simili. Si pensi, ad esempio, alla collaborazione tra l’entertainer Guglielmo Scilla (Willwoosh) e l’esperta di beauty Cristina Fogazzi (L’estetista cinica). Diventare content creator significa quindi anche coltivare un network di contatti, commentando post altrui, instaurando collaborazioni, sostenendosi a vicenda. Questo tipo di interazioni aiuta non soltanto ad accrescere la propria visibilità e il numero dei follower, ma anche ad attirare l’attenzione dei brand.
La consulenza di un esperto per diventare content creator
È normale, quando si decide di diventare content creator, non sapere da che parte iniziare per costruire un profilo di successo. Una forte expertise non è sufficiente. Sui social media, infatti, i risultati si ottengono quando le competenze specialistiche si incrociano con capacità di comunicazione e social media marketing. In termini generali, sono valide le indicazioni di cui sopra; tuttavia, per essere certi di valorizzare al meglio i contenuti, è consigliabile affidarsi a esperti del settore. Una consulenza mirata ti aiuterà a costruire la tua identità social e pianificare di conseguenza la condivisione delle tue attività.