Tenere il passo con le novità di Twitter ultimamente risulta più difficile del solito. Sarà che le modifiche alla piattaforma sono sempre più lo specchio della leadership del suo boss, che è caotica, incostante, apparentemente priva di pianificazione. Elon Musk è CEO di Twitter da ottobre 2022 ma, a giudicare dalla quantità di aggiornamenti che ha introdotto, sembra esserlo da molto più tempo. Senza contare che questo “regno” si avvia già al tramonto: un sondaggio popolare ha decretato le dimissioni di Musk, e un successore è previsto entro l’anno. L’imprenditore sostiene che l’Amministratore Delegato attuale è il suo cane Floki.
Deliri a parte, per chi si occupa di comunicazione è importante inquadrare i cambiamenti di quella che è ancora una delle principali piazze social al mondo. Quanto meno per capire se ha senso o meno continuare a investirci, e in che modo.
Twitter Blue, la più discussa novità di Twitter
A suggellare l’inizio di una nuova era di cinguettii è stata innanzitutto l’introduzione di Twitter Blue. Più che di introduzione bisognerebbe parlare di rilancio, perché il servizio di abbonamento a pagamento esisteva già dal 2021. Capiamo allora dove stanno le attuali novità di Twitter Blue.
I vantaggi
Il vantaggio più chiacchierato è la verifica dell’account, rappresentata dalla spunta accanto al nome e oggi (per l’appunto) raggiungibile soltanto tramite sottoscrizione. Tra le novità di Twitter Blue c’è poi la distinzione di colori tra le spunte. Quelle blu sono per gli account di VIP, quelle oro per le aziende e quelle grigie per le organizzazioni governative.
Oltre alla verifica, gli iscritti a Twitter Blue hanno maggiore visibilità, incontrano meno annunci pubblicitari e possono caricare video più lunghi. Inoltre, possono scrivere tweet fino a 4.000 caratteri e modificarli post pubblicazione, e sono oggi gli unici a poter partecipare ai sondaggi.
Il nuovo sistema promette anche un vantaggio in termini di protezione, garantendo la possibilità dell’autenticazione a due fattori via SMS (un servizio prima accessibile a tutti).
I costi
Le novità di Twitter Blue sono disponibili in tutto il mondo su Web, iOS o Android. L’acquisto via Web ha un costo di 8 dollari al mese o 84 dollari all’anno. Su iOS costa invece 11 dollari al mese o 114,99 dollari all’anno, e su Android 11 dollari al mese o 114,99 dollari all’anno. Diversi i prezzi per le aziende: la spunta oro ha un costo di 1.000 dollari al mese, più altri 50 per ogni account affiliato. Con questo termine si identificano eventuali altri profili aziendali che si vogliono collegare a quello principale. Pensiamo ad esempio a una realtà come il New York Times, che ad oggi conta oltre 40 account ufficiali sulla piattaforma. Le novità di Twitter possono avere un impatto rilevante sulle aziende, soprattutto quelle di dimensioni più ridotte, che non possono permettersi una tale spesa.
Controversie
Entrata in vigore a novembre 2022, la spunta a pagamento è stata sospesa subito dopo, a causa delle numerose violazioni di utenti che si fingevano celebrità. È poi stata reintrodotta a dicembre.
Questa novità di Twitter inizialmente non ha toccato gli account che erano stati verificati con il metodo precedente, i quali hanno mantenuto i propri badge. A marzo 2023, tuttavia, Musk ha annunciato che tali utenti avrebbero perso i privilegi ottenuti, se non avessero pagato l’abbonamento come gli altri. Cosa che è effettivamente accaduta, sebbene per motivi ignoti alcuni profili ancora presentino la spunta, anche senza essere iscritti al servizio.
Un altro punto che ha fatto discutere è quello riguardante l’autenticazione a due fattori. Da una parte, perché tutti gli utenti hanno diritto alla protezione dell’account; dall’altra, perché tale metodo non è considerato così sicuro da giustificare la spesa aggiuntiva.
Creator e monetizzazione
Dal 2021 Twitter permette la monetizzazione dei contenuti, ossia dà ai creator la possibilità di ricevere sostegno dai follower, tramite pagamenti tradizionali o criptovalute. La nuova versione della piattaforma spinge in maniera particolare su questa possibilità. L’ultimo aggiornamento è di aprile 2023 e consente di monetizzare tutte le tipologie di post a livello globale, cliccando sul pulsante “Monetizzazione” nelle Impostazioni. Un’altra novità di Twitter è la funzione “Abbonamenti”, che permette di addebitare ai follower un costo mensile tra diverse fasce di prezzo disponibili. Una volta pagato, gli abbonati accedono a contenuti esclusivi del creator, non visibili al resto del pubblico. Twitter lascia ai creator il 97% dei guadagni, da 50 fino a 50.000 dollari totali, cifra oltre la quale la percentuale cala all’80%.
Una novità per gli editori
Una novità di Twitter poco piacevole è il rapporto conflittuale con la stampa. Il social network nel dicembre 2022 ha bloccato i profili di diversi giornalisti che avevano dato informazioni sui suoi spostamenti aerei. In seguito a ciò, la Commissione europea ha annunciato sanzioni nei confronti della piattaforma, per mancato rispetto della libertà dei media e dei diritti fondamentali.
A maggio 2023 Elon Musk ha presentato una nuova funzionalità che interessa proprio le testate giornalistiche. La piattaforma consentirà agli editori di media di addebitare un costo per singolo articolo con un solo click. Questo permetterebbe agli utenti di leggere occasionalmente un articolo pagando un prezzo più alto, senza per forza sottoscrivere un abbonamento mensile.
L’algoritmo e i formati di Twitter 2023
L’altro grande tema delle discussioni intorno alle novità di Twitter è l’algoritmo. Il CEO ha deciso di rendere pubblica una parte del codice sorgente a marzo 2023, citando la trasparenza come uno dei pilastri del cosiddetto “Twitter 2.0”. Dalla condivisione sono emerse alcune evidenze interessanti riguardanti il funzionamento dell’algoritmo. Ad esempio, che i fattori meglio valutati sono i like ai tweet, seguiti dai retweet e dalle risposte. Tra i formati capaci di dare un boost al profilo, spiccano le immagini e i video. Al contrario, se un account viene bloccato o silenziato, sarà fortemente penalizzato nei risultati. Un altro elemento cui fare attenzione sono i refusi nei tweet, che possono essere individuati dalla piattaforma e incidere anch’essi negativamente sulla reach. Spiegazioni più approfondite sui criteri dell’algoritmo sono fornite dal blog per ingegneri della piattaforma.
“Freedom of speech, not reach”
È il mantra di Twitter 2.0, che dichiara di anteporre ogni scelta al rispetto della libertà degli utenti. Sull’onda di tale filosofia, la piattaforma ha arricchito il proprio sistema di filtraggio dei contenuti con etichette che segnalano la censura. Sia l’autore che il lettore di un tweet giudicato offensivo potranno visualizzare al suo posto un alert di violazione della policy, con relativa spiegazione. L’autore potrà anche inviare un feedback in merito all’etichetta, se ritiene che ci sia stato un errore nella limitazione. Inizialmente gli avvisi interesseranno soltanto i contenuti che violano le regole sulla Condotta che incita all’odio, ma si prevede un ampliamento ad altre aree. Tale novità di Twitter vuole comunicare un approccio più trasparente nell’applicazione di restrizioni.
Da Twitter a X Corp: possibili sviluppi futuri
L’ultima novità di Twitter in termini corporate è che la casa madre ha cambiato nome. Twitter Inc non esiste più, al suo posto c’è X Corp, misteriosa società di cui si sa poco, se non che dal Delaware sposterà la sede in Nevada. Ciò che si sa è che l’obiettivo a lungo termine di Elon Musk è di trasformare l’app in una super app, ossia un’app per fare tutto. Dall’entertainment alla socializzazione, dai pagamenti ai trasporti. Il modello è quello di WeChat in Cina. L’imprenditore sta già lavorando per introdurre servizi finanziari per gli utenti di Twitter.
Un’altra innovazione potrebbe essere l’implementazione dell’Intelligenza Artificiale all’interno del social media. Negli ultimi tempi Musk avrebbe acquistato 10.000 unità di elaborazione grafica (GPU) per migliorare la ricerca e le metriche per l’invio degli annunci pubblicitari. Contestualmente, il magnate ha twittato che userà l’AI “per evidenziare la manipolazione dell’opinione pubblica sulla piattaforma”.
Bluesky e gli altri
“Tutto è andato male da quando Elon Musk è diventato CEO”, parola di Jack Dorsey, cofondatore di Twitter e un tempo sostenitore del nuovo boss. Diversi utenti tra brand e singoli condividono il suo pensiero e, scontenti delle novità di Twitter, cercano altri lidi verso cui migrare. Dorsey ha di recente lanciato Bluesky, piattaforma che vuole essere la risposta decentralizzata al social media del canarino. Altri nomi come Mastodon, Post, T2 e Artifact cercano oggi di capitalizzare sulle sorti incerte del celebre sito. Tutto starà nelle prossime mosse da parte di Elon Musk, e loro.
Come interpretare le novità di Twitter
Numerosi investitori giudicano rischioso lo stato attuale di Twitter, caratterizzato da cambi di rotta e aumento dei costi. Cresce il sostegno alla creator economy, ma le aziende, come si diceva, valutano se indirizzare i propri soldi e le proprie energie altrove. La scelta di investire nella piattaforma si rivelerà vantaggiosa o meno a seconda del tuo profilo e dell’uso che fai del mezzo. Certamente non è consigliabile far poggiare la comunicazione unicamente su Twitter, ma questo vale per ogni social media. Pensiamo, ad esempio, all’impatto che la diatriba tra Meta e SIAE in Italia avrà avuto su tutti i creator specializzati nella produzione di video su Instagram.
Bisogna saper interpretare le novità di Twitter nell’ottica più ampia della strategia digitale: una capacità non scontata, che necessita di consulenti specializzati. L’ideale è infatti avere sempre un piano multicanale, capace di prendere il meglio da ciascuna piattaforma, senza dipendere da una sola.