Novità di LinkedIn, dov’eravamo rimasti: negli ultimi tempi la piattaforma ha attuato una svolta conversazionale, che ha contribuito a smussarne i bordi e renderla più attraente. Sembrano lontani i tempi in cui si identificava LinkedIn con un “uomo in completo blu”, lo zio anzianotto e un po’ ingessato degli altri social media. Oggi il sito ormai ventenne dimostra di avere personalità da vendere, e anche una direzione più chiara rispetto ad alcuni colleghi giovani.
I parametri e gli strumenti alla base del funzionamento di LinkedIn li abbiamo già esplorati, vediamo le novità più significative introdotte negli ultimi mesi.
1. Status Page
La prima novità di LinkedIn da segnalare interessa l’esperienza utente. Inaugurata all’inizio dell’anno, la Status Page è una pagina web che serve a verificare in tempo reale se la piattaforma sta riscontrando problemi. Se un utente usando LinkedIn nota qualche anomalia, può collegarsi alla pagina per capire subito se si tratta di una difficoltà diffusa. Più nello specifico, la Status Page segnala eventuali problematiche riguardanti il dominio linkedin.com e le aree Learning Solutions, Marketing Solutions, Sales Solutions e Talent Solutions. La pagina presenta inoltre un archivio dove visualizzare tutti gli errori (ove presenti) riscontrati durante il mese. Sono poi inclusi collegamenti diretti all’Help Center e al profilo Linkedin Help.
2. Articoli collaborativi
Gli articoli collaborativi sono senza dubbio la novità di LinkedIn più interessante del 2023. Si tratta infatti della prima collaborazione rilevante tra il social della ricerca lavoro e l’Intelligenza Artificiale. LinkedIn li chiama “avviatori di conversazione” e sono articoli realizzati dall’AI e dal team editoriale della piattaforma. Più precisamente, i redattori danno l’input all’AI sul tema da trattare, e l’AI elabora il testo vero e proprio. Si spazia dall’e-commerce al graphic design, dall’organizzazione alla cyber security; tutti potenziali argomenti di interesse per i professionisti. LinkedIn pubblica l’articolo nella “Pagina delle competenze”, dopodiché individua alcuni utenti esperti dell’argomento e li invita a integrare il testo con le proprie idee. Anche altri utenti possono contribuire, aggiungendo una reazione all’articolo. È dunque un modo originale per coinvolgere la community.
Per trovare un articolo collaborativo basta digitare una competenza nel motore di ricerca: se la Pagina di quella competenza esiste, apparirà nei risultati.
3. Top Voices badging
Questa novità di LinkedIn si lega agli articoli collaborativi e consiste nella modifica al sistema di assegnazione del badge Top Voices. Quest’ultimo si divide in due versioni:
- Il badge blu LinkedIn Top Voices si ottiene solamente tramite invito. È riservato a un gruppo globale di esperti su LinkedIn che coprono una vasta gamma di argomenti. Si tratta del programma precedentemente noto come LinkedIn Influencer;
- Il badge Community Top Voices in oro chiaro si ottiene offrendo contributi agli articoli collaborativi e per una competenza specifica sul Profilo. Tale badge è attivo per un minimo di 60 giorni dopo averlo guadagnato. Non c’è limite al numero di competenze per cui si può avere un badge.
La valutazione di un utente come Community Top Voice avviene in base al numero di clic raccolti sull’icona di Insightful.
4. Altri contributi dell’AI
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale su LinkedIn non si limita agli articoli collaborativi. Un tool basato sull’AI, ad esempio, fornisce suggerimenti di scrittura personalizzati delle sezioni Sommario e Informazioni del Profilo per gli account Premium. Con l’AI è possibile, inoltre, generare testi per gli annunci di lavoro, inserendo come input soltanto la qualifica, il tipo di impiego, l’azienda e la località. In entrambi i casi, l’utente può poi personalizzare l’output a piacere.
L’ultima novità di LinkedIn riguardante l’AI generativa (sempre riservata ai profili Premium) riguarda la possibilità di sfruttare la tecnologia per inviare messaggi privati ai recruiter. Una volta selezionato un annuncio di lavoro, compare l’opzione “Lascia che l’AI scriva un messaggio per il team di assunzione”. L’Intelligenza Artificiale crea una bozza per avviare una conversazione, che poi si può revisionare per renderla più personale.
5. Impegni
LinkedIn ha aggiornato la funzione Impegni sulle Pagine, che nasce per raccontare la cultura e i valori delle aziende, come inclusione, sostenibilità ambientale, e così via. Da poco queste voci compaiono automaticamente nei dettagli degli annunci di lavoro. Sarà inoltre introdotto un nuovo filtro nel motore di ricerca, così che gli utenti possano scoprire le posizioni aperte nelle aziende sulla base di valori condivisi. A questa novità di LinkedIn si abbina il tasto “Sono interessato” che, presente sulle Pagine, consente all’utente di informare un brand che vorrebbe lavorare per lui.
Quando cliccherà, il suo Profilo LinkedIn verrà condiviso in una nuova scheda chiamata Spotlights presente in LinkedIn Recruiter.
6. Misure di sicurezza
Sono diverse le novità di LinkedIn 2023 volte a proteggere gli utenti da spam, contenuti fake e violazioni della privacy. Per prima cosa, ad aprile sulla scia di Twitter la piattaforma ha lanciato il processo di verifica dell’identità personale e del luogo di lavoro. La verifica è confermata con una spunta blu ma, a differenza che sul social media del canarino, il servizio è gratuito. Anche le offerte di lavoro possono essere verificate: se un annuncio è affidabile, LinkedIn lo integra con informazioni certe sull’inserzionista e la sua azienda.
Ad oggi per dimostrare il proprio impegno nella sicurezza, LinkedIn aggiorna periodicamente il Community Report. Si tratta di un rapporto sulle azioni intraprese contro utenti che hanno violato le norme della piattaforma. Nel secondo semestre 2022 LinkedIn ha bloccato 44,7 milioni di profili falsi, il 99,6% dei quali in modo proattivo.
7. Notifiche
Un’altra area dove LinkedIn si è fatto influenzare da Twitter è quella delle notifiche. È notizia degli ultimi giorni che il social media sta introducendo un aggiornamento che suddividerà le notifiche in base alle interazioni o alle menzioni. Già oggi nella sezione alcuni utenti possono visualizzare i filtri “I miei post” e “Menzioni”, il che dovrebbe rendere più facile orientarsi tra gli aggiornamenti. Non è da escludere che in futuro arriveranno altre novità di LinkedIn simili, ad esempio un filtro riservato alle Top Voices, per valorizzare i creator.
8. Commenti
Tra le novità di LinkedIn 2023 non si contano soltanto introduzioni di funzionalità inedite, ma anche rimozioni di funzionalità evidentemente scartate dopo un primo test. In particolare, sembra che la piattaforma non penalizzi più l’utente che commenta per primo il proprio stesso post. Ciò significa che ora agli occhi dell’algoritmo i commenti dell’autore hanno lo stesso peso di quelli di altri utenti. Questo dà la possibilità a chi scrive un post di lasciare un approfondimento, un link o una domanda nei commenti (senza aspettare che intervenga qualcun altro). Non solo: l’algoritmo accoglie con favore anche le risposte ai commenti da parte dell’autore, a patto che non siano troppo generiche, tipo “Grazie”. È inoltre provato che i commenti da parte di collegamenti di 2° e 3° grado hanno un impatto più positivo di quelli provenienti dalle connessioni dirette. L’ideale per crescere è quindi creare contenuti capaci di ingaggiare più persone.
9. Funzionalità per i creator
La più recente novità LinkedIn riguarda l’eliminazione (dal 26 giugno) di ben tre funzionalità riservate ai creator. I primi a finire sotto la ghigliottina sono i caroselli; questa informazione sul momento ha fatto sbiancare molti utenti. Non si tratta però dei caroselli usati da tutti e caricati come PDF, bensì di quelli che scorrono in automatico, disponibili solamente per i profili verificati. Una feature che in Italia non è mai arrivata.
A scomparire saranno poi i video del profilo, che finora si potevano aggiungere alla foto per “migliorare il marchio personale”. Attualmente, gli utenti con un video si riconoscono grazie a un cerchio blu attorno alla foto (simile alle stories di Instagram).
Infine, addio alla possibilità di aggiungere sticker a immagini e video per rimandare a un link esterno: introdotta ad agosto 2022, ha avuto vita decisamente breve.
10. Funzionalità per le aziende
Più che di creator, su LinkedIn bisognerebbe parlare di Thought Leader: così, infatti, la piattaforma chiama i propri profili influenti, siano essi individui o brand. Una novità di LinkedIn è che oggi il network individua quattro categorie di Thought Leader:
- “La Visionaria”: condivide previsioni e insights, opinioni e analisi di settore;
- “Il Divulgatore”: si occupa di cultura aziendale e innovazioni, con una particolare attenzione ai brand;
- “La Guida”: ha un focus sui prodotti, fornisce tips e tutorial pratici;
- “Il Mentore”: è esperto di carriera e crescita personale.
La sponsorizzazione dei post personali
Per valorizzare i professionisti / Thought Leader, LinkedIn di recente ha scelto alcune agenzie, tra le quali DeRev, che hanno ricevuto l’accesso in anteprima a una funzionalità inedita. Si tratta di un nuovo formato pubblicitario, ossia la possibilità di sponsorizzare non soltanto i post della pagina aziendale, ma anche quelli dei dipendenti. Con l’approvazione del professionista in questione, un brand può quindi decidere di promuovere contenuti di un profilo collegato, per valorizzarne il ruolo di spokesperson. I contenuti così sponsorizzati compariranno nel feed come Single Image Ad, con la dicitura “promosso da” + il nome dell’azienda di riferimento. Questa novità di LinkedIn è una funzione ideale per tutte le aziende che comunicano anche attraverso la voce dei propri leader o dipendenti di qualunque livello. Gli obiettivi possono essere molteplici, dall’attrazione di talenti alla creazione di opportunità commerciali, fino all’estensione del network.
L’importanza di monitorare le novità di LinkedIn
Per un brand che voglia crescere su LinkedIn è fondamentale saper interpretare i cambiamenti nella piattaforma. Le novità di LinkedIn 2023, ad esempio, parlano di un social media disposto ad ascoltare i propri utenti e teso a valorizzare sempre più i creator. La conversazione si conferma il focus principale della piattaforma, tanto che le Top Voices sono valutate in base alle capacità di generare interazioni. Non sarà un caso, poi, se l’integrazione dell’AI interviene su funzionalità incentrate sull’approfondimento e la discussione, come articoli, commenti e messaggi privati. La direzione attuale di LinkedIn è quindi piuttosto chiara. Ciò non toglie che per lasciare il segno sulla piattaforma è necessaria un’analisi costante delle sue funzionalità. Oltre a conoscere a fondo il settore, DeRev da anni lavora a stretto contatto con LinkedIn. Alle nostre competenze uniamo il supporto diretto del team della piattaforma, per la gestione ottimale di qualsiasi strategia.