Con la sua consueta analisi di fine anno, DeRev ha scattato la fotografia di governo e opposizione sui social media. Le recenti elezioni, infatti, hanno trasformato il tradizionale borsino politici in un’analisi degli equilibri istituzionali visti dal filtro della comunicazione sulle piattaforme social. L’analisi è stata chiusa in data 1 dicembre 2022 e ha analizzato le performance di 7 leader italiani su quattro piattaforme (Facebook, Instagram, Twitter e TikTok). I risultati della ricerca hanno messo in luce l’ottima performance di Giorgia Meloni, con una crescita di follower su tutte le piattaforme che non ha pari nel panorama politico italiano attuale, a fronte di Matteo Salvini che non sta ricevendo particolare attenzione dagli utenti delle piattaforme nonostante il ritrovato ruolo in seno a un Esecutivo.
Governo e opposizione sui social media, tutti i leader
Giorgia Meloni
Il report di DeRev su governo e opposizione sui social media segnala una trasformazione della comunicazione di Giorgia Meloni, che aveva cominciato ad ammorbidire i toni già nel corso del 2021, preparando una figura maggiormente istituzionale. “È una parabola fisiologica – ha spigato il CEO di DeRev, Roberto Esposito -, ma non scontata nella sua semplicità. Meloni ha una fetta di fedelissimi abituati a ben altri toni, il rischio di scontentarli era forte ed è un pericolo che resterà perennemente dietro l’angolo. È comunque riuscita a passare da una comunicazione politica a quella doverosamente istituzionale, pur coltivando regolarmente la base con messaggi rassicuranti sull’intenzione di mantenere gli impegni presi in campagna elettorale”. Anche perché Meloni ha ora l’onere di parlare a tutti, molti di più di quanti la seguissero prima: soltanto nel periodo interessato dall’analisi, infatti, i suoi follower sulle varie piattaforme sono cresciuti di 608.869 unità (+14,19%).
Matteo Salvini
Matteo Salvini ha ripreso con l’uso decisamente più audace dei social, maggiormente in linea con il suo consueto stile. Dai propri profili Facebook, Instagram e TikTok, infatti, lancia messaggi con l’intento di suscitare la polemica mediatica e dettare così l’agenda politica, adottando l’atteggiamento di un premier ombra. Da quando ha assunto il ruolo di ministro, infatti, il numero di messaggi legati al nuovo incarico non è preponderante come ci si aspetterebbe: Salvini preferisce attraversare più e vari temi per non chiudersi nel ruolo esecutivo e riuscire a evocare un più ampio raggio d’azione. Inoltre, continua a scegliere la cronaca per parlare al proprio elettorato. Il report di DeRev su governo e opposizione sui social media mette in evidenza come sia un approccio che non sta pagando, perché il leader della Lega risulta sostanzialmente statico su Twitter e Facebook e in calo per numero di follower ed engagement su Instagram.
Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi si inserisce in questo contesto in modo equilibrato. Ha una media di pubblicazioni giornaliere molto bassa (0,87%), ma che, grazie all’oculata scelta dei contenuti e del tono di voce, gli consente una crescita stabile seppure minima dei follower. Come già durante la campagna elettorale, infatti, il leader di Forza Italia prosegue nella costruzione di un personaggio che si pone come padre nobile di questo Governo. Sta avanzando un’idea di saggezza ed esperienza che deriva da una lunga storia politica e istituzionale, proiettata al ruolo di mediatore tra gli altri leader di maggioranza.
Carlo Calenda
Secondo il report di DeRev su governo e opposizione sui social media, all’opposizione spicca invece Carlo Calenda. Il leader di Azione si è guadagnato un ruolo da protagonista grazie a una forte presenza social, in modo particolare su Twitter. In realtà, fa registrare un impegno che risulta trasversale a tutte le piattaforme, fatta eccezione per TikTok, dove pubblica talmente poco da non essere rilevante. Con una media di 7,8 uscite al giorno, è il leader che posta di più in assoluto e si è posizionato come punto di riferimento del Terzo Polo, attraverso uno stile diretto e molto incisivo, quasi muscolare, che non risparmia nemmeno i colleghi dell’opposizione. Si pone come interlocutore di riferimento di Meloni per l’opposizione, aumentando così il proprio standing.
Matteo Renzi
Matteo Renzi, collega di coalizione di Calenda, con lui condivide la predilezione per Twitter. Tuttavia, in questa fase gli lascia volentieri il palcoscenico, intervenendo con minore frequenza e con uno stile decisamente più distaccato. In queste settimane è apparso molto concentrato sulla promozione del proprio libro e quindi meno coinvolto dall’attualità politica e mediatica.
Enrico Letta
Sullo stesso fronte di Renzi e Calenda, anche Enrico Letta, ma molto meno incisivo e rilevante. Guardando, infatti, al comportamento di Governo e opposizione sui social media, si conferma un leader del Pd che dialoga a senso unico con gli iscritti al partito, nonostante questa strategia abbia già mostrato la propria inadeguatezza durante la campagna elettorale. Continua il trend di debolezza su Instagram, che a questo punto si configura come strutturale e dovuto essenzialmente all’incapacità di parlare al pubblico più giovane.
Giuseppe Conte
Il report di DeRev su Governo e opposizione sui social media mostra un Giuseppe Conte appannato. Rappresenta l’unico altro presidio di opposizione sui social media oltre a Calenda e ha adottato uno stile estremamente battagliero. Dal momento del voto ha però continuato a registrare una piccola ma costante emorragia di follower (-8.945 su Instagram e -4587 su Facebook nel periodo di riferimento). Si tratta di numeri poco significativi poiché Conte ha comunque una fanbase molto ampia (inferiore per dimensione solo a quella di Salvini). Tuttavia, si tratta di un indicatore di come la sua comunicazione abbia perso di incisività ed efficacia, soprattutto sui social mainstream. Si è invece attestato su Twitter, dove si concentra maggiormente l’interesse degli addetti ai lavori.
Chi cresce e chi perde
L’indice di performance è calcolato sulla base del DeRev Score: un punteggio che prende in considerazione i principali indicatori di ciascun canale social, tra cui engagement e crescita, per determinare un indice di qualità di ciascuna pagina in relazione alle altre. Dall’analisi di DeRev su Governo e opposizione sui social media, emerge la crescita di Giorgia Meloni sia per numero di follower, ma anche per indice di performance media (92%), raddoppiando di fatto il dato del 2021 (41%). Matteo Salvini risulta in calo, con un indice di performance che si ferma al 31%. Sebbene in miglioramento rispetto alla rilevazione precedente, risulta ancora insufficiente. La sua platea rimane la più ampia in assoluto del panorama politico e nell’ultimo mese ha visto un incremento del numero di follower di circa 60 mila utenti. L’unico leader che registra un calo nell’indice di performance è Enrico Letta, che è passato da 45,33% al 27%.
Il caso TikTok
L’unico a raggiungere un buon risultato su TikTok è Matteo Salvini. Il leader della Lega ha infatti continuato a presidiare la piattaforma anche dopo la fine della campagna elettorale. Sul social della Gen Z, Salvini raggiunge un engagement del 3,62%, seguito da Giuseppe Conte con un 3,01%. Distanziati di molto gli altri che si attestano intorno allo “zero virgola“, a eccezione di Giorgia Meloni che registra un 2,52%. Per il leader della Lega si tratta però di un successo a metà: la gran parte degli utenti, infatti, lo segue per schernirlo. Riprova del fatto che un dato unicamente numerico non dà la corretta percezione di una performance di comunicazione.