Parlare di inclusione digitale significa costruire le condizioni per l’uguaglianza delle opportunità nell’utilizzo della Rete e per lo sviluppo di una cultura dell’innovazione e della creatività, contrastando in primo luogo il nuovo analfabetismo e la discriminazione sociale e culturale, anche in Paesi con situazioni complesse come il Malawi.
Ne abbiamo discusso all’ultimo Talking Heads del 2019, il format del Fintech District dedicato all’innovazione, al digital e al mondo delle startup, per riflettere sul ruolo centrale della diversity nello sviluppo della persona e della comunità, a partire dal racconto di esperienze di successo di alcune aziende presenti nel building.
A tal proposito, il CEO e Founder di DeRev Roberto Esposito, ha parlato della sua recente avventura per una campagna elettorale in territorio africano, nel Malawi, quando è stato contattato (su Facebook) da un aspirante parlamentare che cercava finanziamenti per la sua organizzazione benefica: “Quando mi hanno proposto di candidarmi alle europee, ho letto per caso che negli stessi giorni ci sarebbero state le elezioni nel Malawi, in Africa […] Allora mi sono chiesto cosa avrei potuto fare candidandomi in Europa e cosa avrei potuto invece fare per il Malawi a 10.000 km di distanza. L’ho detto al mio amico Isaiah, e lui mi ha risposto che avremmo potuto portare la democrazia, dare una speranza, costruire il riscatto, creare un futuro. Ma per riuscirci non bastava la solidarietà occidentale, avremmo dovuto cambiare il Paese dall’interno”.
E così DeRev ha fornito il suo piccolo contributo alla divulgazione della cultura digitale in uno dei Paesi più poveri al mondo, ponendo l’accento sulle sue potenzialità e capacità di contribuire a creare un nuovo paradigma, in cui le persone possano collaborare e creare insieme qualcosa di nuovo, un’identità comune frutto del lavoro e dell’impegno collettivo.