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Facebook Shops, come funziona l’e-commerce per vendere sui social

  • 28 Maggio 2020
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Permettere ai Local Business, e dunque a tutti i negozi e le attività commerciali, di vendere online mantenendo un rapporto diretto con i clienti, attraverso Facebook, Instagram, Messenger e Whatsapp: ecco a cosa serve Facebook Shops.

In un momento di difficoltà per molti commercianti, arriva da Facebook la possibilità di aprire un e-commerce direttamente sui principali social media, senza ricorrere a spese e piattaforme complesse. “Sono state le persone che usano le nostre app a immaginare il social commerce e noi le stiamo aiutando a renderlo una realtà”: così Mark Zuckerberg ha annunciato la creazione di un nuovo strumento che permetterà a tanti commerciali di creare il proprio store online in modo facile e veloce, sfruttando le potenzialità dei social network.
 

Come posso aprire il mio Facebook Shop?

La parola d’ordine è semplicità: i Facebook Shops sono stati pensati per realizzare un negozio collegato alla pagina Facebook e Instagram del proprio brand al quale si potrà arrivare direttamente da entrambi i social. Sarà facile e automatico accedere alla vetrina e, di conseguenza, ai prodotti, senza dover andare sul sito del venditore o su un'altra piattaforma

Aprire il proprio Facebook Shop è molto facile:

  • Innanzitutto, c'è da precisare che l'apertura di un negozio virtuale è totalmente gratuita, con l’unico prerequisito di avere una pagina Facebook aziendale dedicata al proprio brand. Per i venditori che hanno la possibilità di investire, il nostro consiglio è di utilizzare il budget per una gestione professionale e per la promozione del proprio Facebook Shops per aumentarne la visibilità e dunque i clienti.
  • I requisiti per utilizzare Facebook Shops sono pochi e semplici: vendere articoli fisici, quindi niente servizi immateriali o prodotti digitali, collegare un conto bancario valido, avere un numero di identificazione fiscale e rispettare i termini di utilizzo previsti da Facebook.
  • Il Facebook Shop si può creare a partire dalla pagina Facebook semplicemente cliccando sulla voce “Shop” che compare nel menu a sinistra. Da lì si possono inserire tutti i dati più tecnici e i dettagli legati alla propria attività commerciale, inclusi i tempi di spedizione e i metodi di pagamento consentiti.
  • Il Facebook Shop è personalizzabile con un nome (solitamente quello del brand), una breve descrizione dell'attività e un'immagine di copertina che sia in linea con l’identità del brand, esattamente come l’immagine di copertina per le normali pagine Facebook.
  • Completati questi passaggi, si potrà immediatamente iniziare ad inserire gli articoli nel catalogo da mettere in vendita!

 

Che differenza tra Facebook Shop e e-commerce?

I piccoli business che in questo momento stanno pensando di spostarsi online potranno trarre grande giovamento dall'utilizzo di Facebook Shops, che presenta notevoli differenze rispetto a un e-commerce tradizionale.

  • Il primo vantaggio, il più evidente, è che non richiede investimenti in piattaforme tecnologiche né commissioni da pagare su ciascuna vendita a colossi come Amazon e JustEat, anche se Facebook ha già annunciato che sta collaborando con grandi player del settore e-commerce come Shopify, BigCommerce e WooCommerce. Questo, però, non implica che si possa vendere su Facebook senza un’attenta strategia di gestione di magazzino, fatturazione e spedizioni. Anche se all'inizio i numeri potrebbero essere piccoli, è importante farsi trovare preparati e non lasciare indietro nessuno di questi aspetti: calcolare bene, ad esempio, le spese di spedizione è fondamentale per scegliere i prezzi e gli eventuali sconti. Allo stesso modo, bisogna capire quali articoli saranno più richiesti per poterne gestire le scorte e aggiornare costantemente il negozio virtuale con gli articoli realmente disponibili.
  • Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello della community: grazie a Facebook Shops la conversione da follower a cliente sarà più semplice e immediata. Zuckerberg ha annunciato che i venditori potranno presto taggare i loro prodotti direttamente nei video in diretta e che, in futuro, sarà sempre più semplice integrare le campagne di fidelizzazione dei brand con gli account Facebook degli utenti.
  • Lo shopping sarà sempre più social: i clienti potranno chiedere al venditore informazioni in qualsiasi momento tramite Whatsapp, Facebook Messenger o Instagram Direct. Questo implica un contatto diretto e, quindi, anche la responsabilità di curare il rapporto con il cliente nel tempo, accompagnandolo ad ogni passo del percorso di acquisto. Questa è sicuramente la dimensione che differenzia maggiormente un social shop da un e-commerce tradizionale: il cliente potrà rivolgersi direttamente al suo negoziante di fiducia e costruire un rapporto continuativo con lui.
  • Facebook Shop facilita molto la vendita online permettendo di aggiungere un numero illimitato di prodotti e di organizzarli in collezioni e categorie, ma anche di monitorare le statistiche su vendite e visite.

Esattamente come un negozio fisico o come un e-commerce classico, dunque, anche un Facebook Shop dovrà essere progettato e curato nel dettaglio per poterci portare i risultati attesi. Quel che è sicuro è che da oggi di apre una grande opportunità per tutte le attività commerciali e i negozianti locali che vorranno fare un salto in avanti ed essere tra i primi ad aprire la propria vetrina sulla piazza virtuale più affollata del mondo: per questo motivo, DeRev ha già scelto di mettere a disposizione le proprie competenze con un'offerta dedicata a tutti i local business che avranno bisogno di aprire il loro Facebook Shop e gestire in modo professionale le vendite per raggiungere un pubblico sempre più ampio sui social media!


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C’era una volta il mito dell’influencer, oggi si sono fatti largo i ben più pragmatici creator. Un termine che indica un concetto più esteso e allo stesso tempo più specifico: creator è, infatti, chiunque produce contenuti di valore per un pubblico e li condivide in maniera continuativa. Per essere efficaci è essenziale gestire i contenuti sulla base di una strategia ragionata; questo vale non soltanto per chi punta alla celebrità, ma per chiunque voglia comunicare la propria professionalità sui social media.⁠ 15 0
Un po’ arte, un po’ collante di community, un po’ economia. Gli NFT e la blockchain si sono fatti strada nel gergo comune con un carico di opportunità nate sulla scia del Web3 e destinate ad espandersi con il progressivo sviluppo del metaverso. Tutti ne abbiamo sentito parlare, ma se non hai ancora capito di cosa si tratta, ecco cosa ti serve sapere per inquadrare il fenomeno. 20 0
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Prima erano i film, poi i videogiochi. Oggi sono i contenuti sui social media a destare preoccupazioni nei genitori, con il crescente utilizzo delle piattaforme da parte dei giovanissimi. A scatenare il panico di recente è stato un peluche dal nome innocuo: Huggy Wuggy.⁠ 14 0
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