Il photo editing professionale non è per tutti, ma le alternative a Photoshop lo sono. Infatti, sono di supporto per tutti quelli che lavorano nel digital ma non possiedono le competenze tecniche di un graphic designer. Oppure per profili freelance ad ampio raggio, che oltre alle attività di gestione o di scrittura, necessitano di un tocco di editing e fotoritocco. Le prestazioni di Photoshop, e in generale quelle del Creative Cloud di Adobe, si considerano le migliori e non esiste un loro vero competitor. In più, richiedono uno studio e un livello di dimestichezza con le funzionalità interne che possono intimidire chi per professione non le usa quotidianamente. Ecco allora che intervengono valide e pratiche alternative a Photoshop, presenti come software, direttamente online o su app.
Perché usare programmi alternativi a Photoshop
Nelle mansioni del social media manager, del communication manager o del content specialist, e non solo, accade di dover effettuare dei piccoli interventi grafici. Parliamo, per esempio, della creazione di un layout per delle stories di Instagram, o di un banner per aggiornare il sito web con nuove informazioni. Insomma, di tutte quelle circostanza in cui, per risolvere in autonomia l’editing, utilizzare opzioni alternative a Photoshop è più immediato e veloce. Come detto, i programmi Adobe sono indubbiamente complessi per chi non è abituato a servirsene, e quindi serve tempo per comprenderne il loro funzionamento. Inoltre, bisogna tenere in considerazione anche i loro costi, che possono essere importanti e non sostenibili per un libero professionista o per una piccola azienda. Se non ci sono le risorse da investire su Photoshop, uno tra questi strumenti può essere una soluzione.
1. Canva
Lanciato nel 2013, Canva è diventato uno degli strumenti più apprezzati e usati per la sua semplicità, sia per realizzare contenuti di lavoro che per progetti personali. Parliamo di un tool di progettazione grafica e di editing. La piattaforma è di facile da usare e permette di realizzare immagini e modificare foto in poco tempo. In più, è particolarmente versatile grazie all’AI interna e all’ampiezza della sua libreria di modelli e layout grafici personalizzabili. Soprattutto per chi è alle prime armi in graphic design, Canva si rivela un alleato prezioso.
- Costo: Canva è gratuito, e consente una prova di 30 giorni per testare le funzionalità premium. L’abbonamento annuale costa 109,99 euro per una sola persona e 240 per un team fino a 5 utenti. Mensilmente, invece, si paga 11,99 o 23,99 euro. L’accesso alla versione Pro permette di servirsi di integrazioni funzionali, come modelli illimitati dalla libreria, il ridimensionamento dei progetti e la rimozione degli sfondi.
2. GIMP
Tra le alternative a Photoshop più gettonate c’è GIMP, GNU Image Manipulation Program per esteso. Questo è un software scaricabile su Linux, macOS, Windows e opera sulla modifica di foto, anche tramite script, e sulle creazione di grafiche e icone. È uno strumento che semplice da usare anche per i principianti in graphic design. Inoltre, opera anche con grafiche e foto in formato PSD, che è di proprietà di Photoshop.
- Costo: GIMP è completamente gratuito e open source, non prevede piani di abbonamento ma gli sviluppatori accettano finanziamenti a libera iniziativa.
3. Photopea
Photopea è un tool di editing che ha guadagnato popolarità come un’alternativa più accessibile e funzionale a programmi più avanzati come Photoshop. La caratteristica di questa app è che funziona direttamente sul browser, non c’è dunque la necessità di scaricare dei software sul sistema operativo. I professionisti – e non – usano Photopea per i ritocchi fotografici, la correzione di immagini, la color correction ma anche la foto manipolazione. È a tutti gli effetti un cugino di Photoshop, ma più immediato. In più supporta i formati d’immagine più utilizzati, come il PSD, XD e CDR, ma anche file Sketch e XCF.
- Costo: la web app è gratuita, ma sono disponibili dei piani di abbonamento che partono da 5 dollari al mese. Le funzionalità del piano Premium includono la rimozione delle pubblicità e 5GB di spazio di archiviazione, che nel piano gratuito raggiunge solo 0.5GB. Si può accedere a Premium per 30 giorni, 90 giorni o per un anno, ed è una scelta ottimale per chi opera su progetti complessi. Se l’intervento grafico è semplice, la versione gratuita sarà più che sufficiente.
4. Pixlr
Un altro sito web è Pixlr, che incorpora una suite basata sull’AI che permette di generare immagini e di modificarle. La piattaforma è accessibile online e si distingue per la sua interfaccia user-friendly e le sue funzionalità intuitive, che richiamano la semplicità d’uso di Canva. Pixlr, infatti, è adatto soprattutto a chi non è esperto di grafica o di Photoshop. La sua versione mobile è interessante perché si compone di tre applicazioni separate, ognuna specializzata su una singola funzionalità. Stories è dedicata alla creazione delle Instagram Stories, Photomash Studio per realizzare foto per l’e-commerce e Remove Background per rimuovere gli sfondi.
- Costo: Pixlr è una piattaforma gratuita e online, ma offre diversi piani mensili e annuali, che arrivano fino a 12.99 euro. È un’app completa di (quasi) tutto già nella sua forma gratuita, ma il piano Premium ha più crediti AI e una libreria più ampia. Il piano riservato ai Team comprende cinque profili e 1000 crediti AI, e si discosta poco dall’offerta Premium.
5. Photoscape X
Photoscape X è un software gratuito, disponibile solo su macOS e Windows, che modifica e ritocca le immagini a livello professionale. È simile a Phoshop, di conseguenza il suo uso può sembrare più complesso rispetto ad altre alterative. I suoi servizi spaziano dal visualizzatore delle foto all’editor, dalla creazione di GIF agli strumenti di ritaglio. Inoltre, permette la creazione di collage e immagini combinate, l’acquisizione schermo e il supporto del formato RAW.
- Costo: il programma è gratuito, ed è disponibile una versione Pro al prezzo di 39.99 dollari senza piani di abbonamento. Di conseguenza, la spesa è una tantum e non comporta nessuna fee mensile. Essendo una versione più “accessibile” e “semplice” di Photoshop, acquistare la versione Pro può essere funzionale per dei lavori grafici più complessi. Infatti nel piano gratuito la libreria è limitata, ma più che performante per ritocchi poco impegnativi. Pagando si può accedere a elementi extra che non sono disponibili gratuitamente, come filtri, cornici, sticker.
App di foto ritocco simili a Photoshop
Non solo sul web e su computer: le alternative a Photoshop si trovano anche sullo smartphone e diventano utili e pratiche per fare ritocchi veloci. In particolare, supporta i i professionisti che lavorano sui contenuti in presa diretta ed editano le foto dal telefono subito dopo averle scattate. Oltre alle versioni in app di Canva e Pixlr, intervenire sulle immagini da smartphone è possibile con Prisma, VSCO e Snapseed. Prisma si riconosce immediatamente per i suoi filtri artistici, in grado di trasformare le foto in veri e propri quadri. La app è gratuita, come quella di Snapseed, che possiede funzionalità per l’editing e le modifiche facili da usare, per tutti i livelli di competenza. Infine, a chiudere la triade è VSCO, la app di foto ritocco popolare per la sua estetica minimalista.
Se non si può fare a meno di Adobe
Abbiamo visto che le alternative a Photoshop sono dei tool di grafica assolutamente versatili e funzionali, con un piano base gratuito. Ma a volte non serve andare lontano dalla suite di Adobe per trovare una soluzione completa per la modifica e la creazione di immagini. Qualora ci sia la necessità di intervenire su foto e grafiche in modo semplice, veloce e gratuito, Adobe Express è lo strumento a cui affidarsi. Soprattutto per chi di graphic design e di foto ritocco se ne intende poco: l’interfaccia infatti è molto intuitiva e riprende quella di Canva e Pixrl. Oppure, chi possiede già delle competenze di editing, ma con poco budget a disposizione, può testare l’Adobe Creative Cloud Photography Plan. Questo è un pacchetto che include Photoshop e Lightroom a 12 euro al mese, rispetto al costo mensile del singolo Photoshop di 26,64 al mese.
Quando il photo editing e l’AI non bastano
Insomma, chi è alle prime armi con il graphic design e deve creare, editare, ritoccare, convertire, ha questi strumenti a disposizione. Certamente il boom dell’AI e dei suoi tool generativi ha innovato il lavoro del grafico, rendendolo meno artigianale rispetto a qualche anno fa. La foto manipolazione, ormai, è affidata quasi completamente all’intelligenza artificiale che in pochi secondi automatizza un’elaborazione che, fatta a mano con gli editor, impiegherebbe più tempo. Ecco allora che per creare un visual all’ultimo minuto, basta inviare un prompt a Copilot, a DALL-E o a Midjourney. Ma per ottenere dei contenuti professionali, allineati al brandbook e alla visual identity, è meglio rivolgersi a esperti di content e social media. Questo anche perché gli output dell’AI sono sempre più regolati, e non è detto che un giorno non saremo obbligati a farne a meno (e a rimuovere quelli pubblicati) per non vederci penalizzati nel traffico web o nella reach dei contenuti social.