Nell’attuale contesto digitale i consumatori sono costantemente bombardati da un’infinità di contenuti. Per questo motivo le strategie di marketing potrebbero non riuscire catturare l’interesse e fidelizzare i clienti con soluzioni soltanto tradizionali. Emergere e mantenere il coinvolgimento del pubblico è diventata la vera sfida di brand e aziende. Qui, entra in gioco la gamification.
Cos’è la gamification in comunicazione
La gamification è il processo attraverso il quale si incorpora una dinamica ludica all’interno di una strategia di marketing. Se utilizzata online permette di aggiungere elementi di gioco a sito web, app, newsletter e campagne social per incoraggiare gli utenti a seguire una specifica call to action.
Come altre tecniche di marketing, anche la gamification obbedisce alla Teoria dei Nudge. Postulata da Richard Thaler e Cass Sunstein, questa teoria suggerisce che piccole spinte (nudge) influenzano positivamente le decisioni delle persone, modificando l’architettura delle scelte per favorire comportamenti desiderabili.
La gamification fa leva sul lato competitivo degli utenti e sul loro desiderio di successo e riprova sociale. Per questo permette alle aziende di raggiungere diversi obiettivi di marketing in modo creativo e memorabile.
Vantaggi della gamification per le aziende
Le tecniche di gioco sono particolarmente efficaci nell’ambito delle strategie digitali perché abbassano le barriere delle persone rendendole propense all’interazione.
Grazie alla gamification le aziende possono raggiungere diversi obiettivi di marketing.
● Raccogliere dati
Quiz, questionari e giochi interattivi incentivano gli utenti a condividere informazioni personali. Questo aiuta a tracciarne i comportamenti, condurre delle vere e proprie ricerche di mercato e costruire dei messaggi fortemente personalizzati che incentivano all’acquisto.
● Aumentare l’engagement
La gamification spezza le routine della comunicazione online e invita all’interazione attiva. Questo può portare ad un aumento dell’engagement anche del 30% (dati MordorIntelligence – “Industry Report on Gamification market”).
● Aumentare le conversioni
Far leva sulla competitività degli utenti è un ottimo modo per spingerli all’azione. Per questo la gamification può aumentare i tassi di conversione fino all’8% (dati MordorIntelligence – “Industry Report on Gamification market”).
● Lanciare un nuovo prodotto
Le strategie di gamification online sono perfette anche per creare esperienze immersive e aumentare il passaparola nella fase di lancio di un nuovo prodotto o servizio. Allo stesso modo possono essere particolarmente efficaci per aumentare le presenze in store per un evento di inaugurazione.
● Migliorare la brand awareness
La creatività permette ai brand di differenziarsi. Inserire degli elementi di gioco all’interno di una strategia di digital marketing amplifica questa dinamica, perché permette di creare una brand image fortemente distintiva in mercati altamente competitivi.
● Incentivare gli UGC
Grazie alle tecniche di gamification, i content creators possono essere incoraggiati a creare degli UGC originali pensati appositamente per l’azienda.
Gamification e digital strategy: le regole del gioco
Nel marketing, una strategia di gaming è ben strutturata quando il gioco è cucito su misura delle preferenze e dei bisogni del target e può essere davvero efficace quando rispetta alcune regole di base.
- Il meccanismo del gioco deve contenere degli elementi interattivi divertenti e dei goal chiari.
- Il gioco deve avere una UX intuitiva e coinvolgente, il design deve essere accattivante e piacevole per gli utenti.
- Le ricompense devono essere tangibili e devono rappresentare un valore concreto per l’utente. Feedback immediati come notifiche di progresso, premi o penalità sono essenziali per mantenere alto l’interesse e guidare il comportamento dell’utente.
- I goals da raggiungere devono essere condivisibili in modo che i partecipanti siano incentivati a renderli noti con post social o messaggi privati a parenti e amici.
- Il gioco non deve essere né troppo semplice né troppo complesso: in entrambi i casi si rischia un alto tasso di abbandono.
- È importante prevedere un sistema di ranking a livelli o a punti che incoraggi gli utenti a continuare a giocare. Sfide e challenge periodiche, in grado di creare una routine o un appuntamento fisso, sono perfette per questo scopo.
- Il gioco deve essere testato in tutte le condizioni (desktop, mobile, diversi sistemi operativi etc): l’utente finale deve interagire con una versione funzionante al 100%.
- La customer journey deve essere mappata sia prima che dopo l’inserimento del gioco in modo da comprendere quali aspetti della gamification funzionano e quali touchpoint confondono i giocatori oppure fanno perdere interesse. Metriche di questo tipo permettono di apportare le giuste modifiche e rendere il percorso dell’utente agevole.
L’utente al centro della gamification
Studiare bene il target aiuta a stabilire con chiarezza a quali stimoli risponde maggiormente. Ad esempio: i vincoli di tempo per completare una sfida possono coinvolgere alcuni utenti e scoraggiarne altri. Una caccia al tesoro virtuale può entusiasmare un target più tech e confondere le persone che hanno meno familiarità con visori e realtà aumentata. Comprendere le motivazioni e i meccanismi più ampi che guidano all’azione permette di ideare un meccanismo di gioco soddisfacente per gli utenti e funzionale alla strategia di marketing.
AI e Realtà Aumentata: nuove frontiere della gamification
Negli ultimi anni, le innovazioni tecnologiche hanno portato la gamification ad un nuovo livello. L’AI, il machine learning e la realtà aumentata (AR) permettono infatti di rendere più ingaggianti le esperienze di gioco con interazioni totalmente immersive sia nel B2C che nel B2B. Ma anche nel mondo del lavoro e nel settore turistico. Integrando l’Internet of Things (IoT) alle strategie di gaming è possibile premiare gli utenti con dei rewards tracciando le loro attività e abilità nella realtà. In questo modo ogni esperienza diventa unica e personalizzata. Oggi, la gamification nella comunicazione online funziona davvero quando permette alle persone di vivere un’esperienza ingaggiante e immersiva. A seconda della natura del brand, questa esperienza può essere esclusiva, esplorativa, aggregante, sorprendente oppure rilassante.
Nel futuro prossimo, invece, la gamification prevederà esperienze sempre più olistiche, strettamente personalizzate e integrate alla customer journey individuale. A guidare gli utenti non sarà più la caccia allo sconto o la ricerca della riprova sociale, ma la creazione di un vero e proprio valore esperienziale.
Strategie di gamification e realtà aumentata: come iniziare?
Come per ogni ambito specifico del marketing e della comunicazione, anche qui è bene non improvvisare. La gamification con la realtà aumentata è fortemente immersiva ma presuppone la gestione di una serie di aspetti tecnici e consulenziali che solo l’affiancamento di un team di esperti può garantire.
Portare la realtà virtuale nelle imprese, nelle istituzioni e negli ambienti didattici attraverso un percorso che punta alla progressiva autonomia è proprio lo scopo di Alterside, uno spin off di DeRev specializzato nella creazione di esperienze immersive. Le nostre soluzioni di gamification sono funzionali anche per progetti B2C che prevedono l’engagement degli utenti finali o la formazione e il coinvolgimento dei dipendenti aziendali.