Associare le parole metaverso e formazione può sembrare precoce in un Paese che in parte ancora fatica ad applicare il Piano Nazionale Scuola Digitale, del 2015. La pandemia ha accelerato l’assunzione di strumenti e metodologie oltre la tradizionale lezione frontale con cattedra e banchi. Tuttavia, soltanto il 43% degli insegnanti durante i lockdown ha usato una classe virtuale; per lo più si è optato per la videolezione su Zoom. Si è cioè riprodotta, di fatto, la dinamica conosciuta, con la sola aggiunta di uno schermo tra docente e allievi. Ma la tecnologia dovrebbe servire ad avvicinare, non allontanare, soprattutto in ambito educativo. Vale la pena esplorare ciò che la tecnologia offre oggi per l’istruzione, perché il Web3, ancora più del Web2, presenta grandi opportunità per chi vuole imparare. E non soltanto bambini e ragazzi: la scuola nel metaverso si articola anche sulla formazione per professionisti e adulti in generale.
Formazione, i metaversi ad oggi disponibili
“Immagina di entrare nei tuoi libri di testo. Benvenuto nel metaverso”: con queste parole, ormai due anni fa, Metaintroduceva la nuova frontiera dell’educazione. Oggi il brand ha un’offerta specifica per quello che chiama “apprendimento immersivo”, con riproduzioni virtuali delle università, esperienze di AR tra Arte e Natura, e altro. Non mancano poi corsi rivolti ai creator, per insegnare il metaverso a chi il metaverso intende costruirlo.
Uno spazio simile è presente su Roblox, con strumenti per portare gli insegnanti a usare la piattaforma per le loro lezioni. Il brand si dichiara disponibile ad aiutare gli educatori a creare esperienze immersive che ispirino “la creatività, la collaborazione e il pensiero critico”. Sono poi presenti corsi per imparare le basi della programmazione (e applicarle ovviamente su Roblox).
Infine, vale la pena menzionare la Decentraland University, distretto accademico della piattaforma omonima.
Metaverso e formazione, cosa si può fare oggi
Obiettivi
Metaverso e formazione insieme possono portare a raggiungere moltissimi obiettivi. Innanzitutto, quello di facilitare l’apprendimento, con la simulazione concreta di situazioni magari difficili da comprendere con la sola teoria.
In secondo luogo, l’istruzione nei mondi virtuali spinge il coinvolgimento, in particolare quando ricorre alla gamification. È provato, infatti, che le esperienze di edutainment aiutano a imprimere le nozioni nella memoria.
In termini più generali, invece, il metaverso offre maggiori opportunità educative al singolo discente, perché mette un’ampia rosa di corsi ed esperienze a portata di mano. I mondi virtuali permettono inoltre agli insegnanti di raggiungere un bacino più esteso di studenti. Si intende tutti coloro che per disabilità o altri impedimenti non hanno modo di seguire un corso “tradizionale”, con luoghi e orari definiti.
Applicazioni pratiche
Spazi
La rappresentazione più facile del binomio metaverso e formazione sono le aule scolastiche in VR. Qui gli studenti possono seguire la lezione ovunque sono, ma senza perdere la percezione di trovarsi nel luogo deputato all’apprendimento. Si tratta però di un’applicazione limitata delle possibilità del virtuale: come sottolinea Meta, il metaverso fa viaggiare non soltanto nello spazio, ma anche nel tempo. Ciò significa che lo studio della Storia può avvenire visitando l’antica Pompei ancora intatta, o quello dell’Astronomia trasportandosi sulla Luna, e così via.
Un altro spunto da non sottovalutare è poi quello offerto dalle tecnologie di AR o MR, che trasferiscono “pezzetti di metaverso” nella realtà fisica dell’utente. In queste modalità lo spazio reale è ampliato o arricchito da quello digitale.
Attività
Un’attività tipica di metaverso e formazione (soprattutto aziendale) è la simulazione di azioni rischiose o difficili da provare in prima persona nella realtà. Un’attività di cui possono beneficiare soprattutto le professioni tecnico-scientifiche, sopperendo con il digitale all’eventuale scarsità di mezzi fisici ed evitando il rischio di infortuni.
I mondi virtuali possono però sostenere anche l’apprendimento intellettuale. Prendiamo le lingue straniere; la capacità di fare conversazione è un passo fondamentale dello studio di un idioma. Nel metaverso si possono imparare le lingue dialogando e interagendo con avatar di chatbot, guidati dall’Intelligenza Artificiale. Tali strumenti, sempre più precisi, aiutano lo studio sostenendo conversazioni in modo credibile, e superando così la rigidità dei libri di testo.
Infine, il metaverso può supportare la realizzazione di attività di teamwork in classe o in azienda. Gli studenti nello spazio virtuale possono infatti lavorare più agevolmente a un progetto comune, condividendo un desktop senza limitazioni.
Eventi
La collaborazione tra metaverso e formazione non si riduce alla lezione (frontale e non). Nei mondi virtuali si possono seguire laboratori, workshop, persino partecipare a Open Day delle strutture, in sostituzione o in aggiunta agli Open Day fisici. Nella Decentraland University è possibile creare esperienze educative di vario tipo, dalle conferenze con ospiti illustri alle fiere di orientamento, fino alle esperienze di gamification. L’idea in questo caso è soprattutto offrire un’opportunità in più a persone che non hanno accesso a un’educazione di qualità.
L’affermazione del metaverso nel mondo ha dato vita anche a eventi educational di più larga scala, incentrati proprio sull’apprendimento delle nuove funzionalità. Ad esempio, il VRARA Enterprise & Training Forum, che punta a trasmettere competenze di VR, AR e trasformazione digitale. O ancora, l’Augmented Enterprise Summit, una due giorni che esplora le opportunità della realtà aumentata per i professionisti, anche in termini educativi.
Vantaggi
Come accennato, è dimostrato che le esperienze di AR, VR e MR aumentano il coinvolgimento degli studenti, favorendo la memoria e la comprensione. In tal senso, un vantaggio chiave dell’accoppiata metaverso e formazione è che l’apprendimento diventa più divertente. Da spettatore, l’allievo diventa protagonista dell’esperienza formativa, tocca con mano (almeno virtualmente) l’oggetto di studio, si immerge nella materia e contemporaneamente la trasporta nella propria realtà. Questa funzione ha estremo valore nella scuola dell’obbligo, dove spesso si fatica a vedere il nesso tra nozioni e mondo fisico, ma anche nei corsi professionali, per fare pratica senza rischi. Pensiamo ad esempio a un futuro medico, che nel metaverso può effettuare un intervento sulla ricostruzione di un corpo umano.
Gli utenti/allievi hanno anche nuove occasioni di valorizzare se stessi oltre l’aula scolastica, ad esempio grazie alla possibilità di creare curriculum interattivi.
Conoscere il metaverso
Abbinare metaverso e formazione significa esporre il mondo dell’educazione a un cambio di paradigma. Innanzitutto, in termini ambientali: la formazione passa da essere un’esperienza digitale o fisica a un’esperienza completamente immersiva. Poi, in termini temporali e qualitativi. L’utente ha cioè la possibilità di apprendere in modo più autonomo, secondo le proprie esigenze di tempo e di spazio. Infine, come si diceva, si trasformano i ruoli di studente e insegnante, dove il primo diventa parte attiva, e il secondo diventa facilitatore.
Sottolineiamo infine che il metaverso può sostenere l’educazione in due modi. Può adattare i modelli conosciuti alle nuove tecnologie, oppure può trasformare tali modelli, creando ecosistemi inediti per scuole e imprese. Qualunque sia la modalità scelta, è essenziale individuare il partner giusto per le proprie attività formative, capace di costruire la strada più adatta per tutori e allievi.