La prospettiva di fare turismo nel metaverso non dovrebbe apparirci troppo strana; dopotutto, il metaverso è un luogo. Virtuale, impalpabile, ma pur sempre un luogo. E, in quanto tale, si presta a infinite possibilità di esplorazione. Lo ha intuito il settore travel che, complice lo stop della pandemia, ha deciso di ampliare i propri orizzonti a partire proprio dai mondi virtuali. Addirittura, il “metaturismo” sarà il focus della 14esima edizione di BTO – Be Travel Onlife, evento dedicato al connubio tra innovazione e viaggi.
Il primo incontro tra turismo e metaverso avviene con lo “sdoppiamento” di destinazioni autentiche in realtà virtuale. Intere città, come Seoul e Dubai, sono già pronte a presentare le proprie gemelle digitali, per essere accessibili da ogni angolo del pianeta. Ma le opportunità di marketing ventilate dal metaverso per il turismo sono molteplici, e interessano diverse declinazioni del settore.
Viaggi e turismo, i metaversi a oggi disponibili
Partiamo dal presupposto che tra gli obiettivi di ogni metaverso c’è quello di dare all’utente la percezione di stare vivendo un’esperienza turistica. L’idea è che il metaverso sia un universo “altro” ed entrarvi significhi uscire dai confini conosciuti, proprio come in un viaggio. Il che sembra un po’ un paradosso, se pensiamo che i mondi virtuali sono raggiungibili ovunque. Ma è proprio questa la promessa del metaverso: viaggiare da casa propria. Per certi versi, dunque, il turismo è parte integrante di questa nuova realtà. Diversi mondi virtuali propongono dei “Welcome tour” per l’esplorazione, e su Decentraland, Roblox e The Sandbox c’è ampio margine per la costruzione di terreni. I marchi travel, tuttavia, per il momento tendono a presentare le proprie offerte di turismo nel metaverso da piattaforme indipendenti create ad hoc.
Viaggi e turismo nel metaverso, cosa si può fare oggi
Obiettivi
Lo scopo primario del turismo nel metaverso è la promozione di destinazioni reali presso potenziali visitatori altrimenti non raggiungibili. Il legame tra agenzie di viaggio, resort, hotellerie e mondo virtuale può esplicarsi anche nell’accettazione di pagamenti in criptovalute. In questo caso, l’obiettivo è la costruzione di un nuovo rapporto con il turista, fondato su intermediazioni peer-to-peer, idealmente più convenienti per tutti. Tale prospettiva rappresenta un’opportunità non soltanto per le grandi aziende, ma anche e soprattutto per piccole realtà che nel “mondo reale” faticano a emergere. Attualmente, però, gli investimenti nel metaverso in ambito turistico provengono per lo più da grosse società quali tour operator online e compagnie aeree. Le criptovalute sono inoltre accettate per il pagamento delle tasse nel Canton Zugo e nella città svizzera di Zermatt.
Applicazioni pratiche
Spazi
Come si diceva, tra qualche anno nel metaverso potremo visitare le repliche di intere città e da lì accedere ai relativi servizi di Pubblica Amministrazione. Allo stato attuale, invece, le aree legate al turismo nel metaverso sono più ridotte e specifiche. Madrid ha creato un’esperienza immersiva che, con l’accompagnamento di una guida, consente di esplorare gratuitamente a distanza alcune tra le attrazioni principali della città. È sempre a Madrid, inoltre, l’auditorium di un hotel Marriott accessibile in VR tramite Oculus.
In Italia, si segnala l’offerta di Italy Wow: una piattaforma che vende pacchetti esperienziali sul territorio, con la possibilità di testarli in 3D prima dell’acquisto.
Su piattaforme nate come videogiochi si scoprono anche località create per divertimento da persone comuni; è il caso della Città del Vaticano su Roblox.
Attività
Ci sono svariati modi in cui i metaversi accrescono le esperienze turistiche, sia tramite la realtà virtuale che tramite la realtà aumentata. Innanzitutto, il visore può fornire un assaggio del viaggio vero e proprio all’utente che non si è ancora deciso a prenotare. È quanto accade con i resort che propongono tour virtuali dei propri spazi; una visita immersiva è molto più coinvolgente di una semplice galleria fotografica. L’esperienza è utile anche per chi organizza eventi, il quale ha così modo di effettuare il sopralluogo di una location senza vederla di persona.
Fare turismo nel metaverso significa anche duplicare fiere o esposizioni fisiche in forma virtuale, per raggiungere utenti che non possono spostarsi da casa. Infine, realtà come musei o parchi a tema sfruttano la realtà aumentata per arricchire l’esperienza di visita. Ad esempio, il turista, inquadrando il contesto con lo smartphone, accede a informazioni, giochi o video di approfondimento.
Eventi
Il metaverso per l’organizzazione di eventi turistici offre le stesse possibilità presenti nel mondo reale, e anche di più. In realtà virtuale è possibile far approdare iniziative B2B quali conferenze e convegni di settore, anche senza la necessità di prevedere un corrispettivo fisico. La duttilità del metaverso permette anzi di giocare con le location, prevedendo spazi di ritrovo unici, impensabili nella realtà per ampiezza o complessità. Lo stesso discorso vale per la realizzazione di eventi rivolti al consumatore, come inaugurazioni di strutture ricettive e/o musei, tour virtuali, giochi e challenge promozionali. La gamification ha un ruolo importante per il turismo nel metaverso. La navigazione in VR è infatti tutta da scoprire, e ogni scoperta può essere doppiamente coinvolgente, se vissuta come un gioco.
Criptovalute e NFT
Tanti tour operator si stanno interessando alla blockchain; in particolare, Travala è la più grande agenzia di prenotazione viaggi tramite crypto. Grazie anche a partnership con Booking ed Expedia, la società collabora con centinaia di compagnie aeree e milioni di hotel. Dall’esperienza di Travala, inoltre, nel 2021 è nato DTravel, un “Airbnb decentralizzato” che consente di prenotare alloggi in maniera diretta grazie alla tecnologia Web3.
L’ingresso del mondo del turismo nel metaverso avviene anche grazie agli NFT. L’Ente Sloveno per il Turismo è stato il primo nel mondo a regalare collezioni di NFT ai propri visitatori per promuovere i viaggi nel Paese. Gli oggetti digitali servono così come souvenir per lasciare un ricordo unico della visita oppure garantire un’esperienza esclusiva che lasci un senso di appartenenza.
Vantaggi
Il turismo nel metaverso ha il potere di rendere accessibili a tutti edifici e attrazioni naturali altrimenti irraggiungibili. Si prefigurano preziose opportunità per persone con mobilità ridotta o mezzi finanziari insufficienti a sostenere un viaggio. Il visore può anche servire a vedere da vicino e in sicurezza monumenti (sculture, costruzioni, dipinti) che una visita fisica danneggerebbe. Il metaverso, quindi, consente di associare la conservazione del patrimonio storico-artistico alla promozione del territorio e della cultura.
Si è detto poi del vantaggio nell’utilizzo di criptovalute, per eliminare gli intermediari finanziari e offrire al cliente un maggiore controllo dei propri dati.
Infine, diversamente da quanto alcuni potrebbero pensare, il metaturismo sostiene le professioni; dagli sviluppatori alle guide virtuali, dai costruttori ai modellatori 3D. La prova ce la fornisce Dubai: il suo progetto del metaverso genererà 40mila nuovi posti di lavoro e frutterà al Paese 4 miliardi di dollari in cinque anni.
Come fare turismo nel metaverso
Il primo passo per chi decide di investire nel turismo nel metaverso è definire i propri obiettivi, coerentemente con quanto esposto finora. Il coinvolgimento del cliente e il miglioramento della sua esperienzaè sicuramente una priorità da non dimenticare mai. Vale la pena anche monitorare le iniziative di altri brand, analizzando le motivazioni del successo delle best practice e individuando il proprio vantaggio competitivo. Come per qualsiasi progetto di marketing, è poi necessario realizzare una pianificazione. Se già si opera nel turismo, il metaverso dev’essere uno strumento che espande o arricchisce ciò che si ha da offrire. Senza un’idea solida e una pianificazione ragionata, però, il progetto rischia di trasformarsi in una sterile rincorsa dell’ultimo trend che, come tale, avrà vita breve.
Conoscere il metaverso
Si noterà che quasi tutti gli esempi sopra riportati di applicazioni pratiche del turismo nel metaverso si riferiscono a enti ufficiali o grossi marchi. Il motivo è da ricercarsi, probabilmente, nella giovane età del metaverso; le aziende medie e piccole temono di scommettere su ciò che è in gran parte ancora ignoto. Tuttavia, i risultati degli investimenti sui mondi virtuali sono già palpabili, e ogni giorno di più i brand del turismo si orientano in questa direzione. Arrivare per primi rispetto ai competitor può fare la differenza; ciò che conta è avere la giusta preparazione e la consulenza di esperti del settore. A quel punto, nel metaverso anche il brand meno noto può scoprire possibilità che il turismo tradizionale non gli ha mai dato.