Il metaverso per il B2B sembra ancora avere un ruolo marginale nelle conversazioni sulle ultime tecnologie sfruttabili dai brand. Si parla sempre delle iniziative rivolte ai consumatori, delle esperienze di intrattenimento, di come la realtà virtuale può guidare l’evoluzione dell’ecommerce, e via dicendo. Eppure, per molti aspetti il metaverso del business to business sta avanzando più velocemente della sua controparte per il privato cittadino. Anzi, secondo la società di servizi per le imprese KPMG, il successo del metaverso dipenderà dal B2B più che dalle applicazioni B2C. Vediamo allora come i mondi virtuali possono inserirsi nelle operazioni commerciali tra le imprese.
Applicazioni pratiche del metaverso per il B2B
Anche nel metaverso per il B2B, l’elemento che fa la differenza è la creazione di un’esperienza immersiva e multisensoriale. Questo è il punto in comune tra gli svariati progetti attivabili sulle diverse fasi della catena di valore, dalla ricerca al networking, dalla formazione al sales.
Networking
Il metaverso può favorire le relazioni commerciali grazie alla possibilità di far sedere allo stesso tavolo persone anche molto distanti tra loro. Soluzioni in VR come le workrooms non si trovano soltanto in metaversi già pronti come quello di Meta, ma possono essere costruite da zero con altissimo livello di personalizzazione. Si tratta di ambienti utilizzabili anche internamente per le connessioni tra dipendenti dislocati globalmente, ma si prestano efficacemente all’incontro d’affari tra partner e clienti business. In questo caso, il metaverso stravolge il modo di interagire e consente di mostrare con forte impatto stabilimenti, prodotti o prototipi sui quali si sta lavorando. Il metaverso favorisce anche il lavoro collaborativo proprio perché permette di raggruppare menti e competenze ovunque esse risiedano nel mondo.
Presentazione e vendita
Un pilastro del mondo B2B sono le relazioni umane e la ricerca della qualità. Il processo di acquisto è spesso lungo e complesso, perché deve mettere d’accordo le necessità di più decision maker. Inoltre, le parti interessate vogliono toccare con mano prodotti e attrezzatture, per conoscere a fondo ciò su cui stanno investendo. Diversamente che nel B2C, è molto difficile che basti una valutazione da remoto per concludere un affare. Il metaverso, però, grazie alle tecnologie VR, AR e MR viene incontro al buyer con esperienze immersive e simulazioni credibili dei servizi offerti. Il metaverso per il B2B trova spesso la propria migliore espressione in occasione di fiere e convegni di settore dove la disponibilità di un visore permette di far entrare direttamente all’interno dell’azienda e di visionare e/o testare i prodotti.
Produzione e formazione
Come abbiamo già visto con i digital twin, le tecnologie VR, AR e MR sono utili anche a testare prodotti e procedure in totale sicurezza. Parliamo di progettazione e riproduzione di sistemi e di impianti, della gestione e della formazione dei dipendenti, della protitipazione e dei collaudi fino ai test sulle preferenze dei consumatori. Non soltanto, quindi, è possibile progettare e verificare il funzionamento di macchinari, ma anche organizzare il training degli addetti senza rischi e senza costi e in totale sicurezza. Si riducono spostamenti, spese e inquinamento, ma si protegge anche il personale tecnico perché si azzerano i rischi di danni e incidenti che derivano dalla manipolazione di sistemi pericolosi o complessi.
Inoltre, sempre in ambiente virtuale è possibile offrire a partner e clienti percorsi dimostrativi per l’utilizzo dei prodotti. Pertanto, presentazioni e simulazioni virtuali possono supportare la formazione di dipendenti, fornitori e collaboratori. Accenture, ad esempio, sfrutta il metaverso per rafforzare le competenze interne.
Anticipazioni e dimostrazioni
Il metaverso in VR presuppone l’immersione negli ambienti, non importa se già esistenti fisicamente. Questo significa che qualsiasi edificio in costruzione può essere anticipato in realtà virtuale. È un’applicazione trasversale ed estremamente pratica, utile tanto internamente, quanto esternamente. Nel primo caso, offrirà l’occasione di progettare ad un livello molto più efficace perché mostra istantaneamente il risultato esattamente come eventualmente sarà replicato nella realtà, dall’altro permetterà di mostrare (e vendere) superando la mera esposizione su carta.
Metaverso per il B2B: da dove partire
Definizione degli obiettivi
Prima di iniziare, bisogna stabilire in quale comparto aziendale è funzionale l’implementazione di soluzioni di realtà virtuale. Come abbiamo visto, possono essere interessati tanto l’unità di HR, quanto il marketing e le vendite, fino ai settori produttivi tout court. Ciascuna azienda, piccola o grande che sia, può ottenere dal metaverso un nuovo scenario di crescita e sviluppo, ma tutte in modo diverso. Lo spazio virtuale è incredibilmente esteso e le applicazioni sono potenzialmente infinite: scegliere di investire significa prima di tutto individuare le condizioni e le modalità favorevoli.
Scelta della piattaforma
In caso di progetto in VR, occorre stabilire se si lavorerà operativamente in un metaverso già esistente o se si creerà un’applicazione proprietaria fruibile da un device in commercio. Ad oggi, non tutti i metaversi si prestano a un’applicazione B2B. Le migliori soluzioni si possono trovare in area Meta che già specificatamente si rivolge anche al mondo aziendale, ma nel metaverso per il B2B iniziano a sorgere anche realtà più piccole ma focalizzate. In questo caso, il ricorso a una Metaverse Agency come Alterside consente di avere a fianco una consulenza strategica in grado di individuare la migliore soluzione tecnica e tecnologica.
Aggiorna i dipendenti
Una volta che si sceglie di entrare nel metaverso per il B2B, non soltanto i clienti, ma anche i dipendenti dovranno essere allineati. La maggior parte dei professionisti, infatti, ancora non ha familiarità con i mondi virtuali e con i vantaggi che essi possono portare nella quotidianità lavorativa. Vale la pena assicurarsi che tutti i membri della società siano al corrente dei progetti aziendali nel metaverso, spiegando loro gli obiettivi e come la nuova tecnologia li supporterà. In tal modo, i lavoratori avranno tutti gli strumenti per sfruttare al meglio la risorsa. L’ideale sarebbe identificare una figura specifica all’interno dell’azienda deputata a raccontare la novità o, ancora meglio, un consulente esterno specializzato nel settore.
Aree di consulenza
Il valore di una consulenza nel metaverso per il B2B può esprimersi in diverse fasi del progetto, dalla pianificazione alla distribuzione. Innanzitutto, come si diceva, c’è la definizione degli obiettivi. Un esperto delle nuove tecnologie può aiutarti a intravedere opportunità per la tua azienda dove magari non le immaginavi, proprio per scarsa conoscenza del mezzo. Più nello specifico, la consulenza può servire a erudire l’intera società o i dipartimenti interessati circa Web3, blockchain e NFT, per poi elaborare insieme un progetto. Il team di consulenza può infatti proporti soltanto l’idea lasciando a te la realizzazione, oppure gestire sia la parte creativa che la messa in pratica in fase di sviluppo vero e proprio. Alterside, ad esempio, partendo dalla definizione strategica e passando per lo sviluppo, arriva fino alla gestione e alla manutenzione degli ambienti in VR, comprendendo anche il noleggio dei device qualora necessario.