L’anno europeo del patrimonio culturale è l’occasione per l’avvio di un progetto organico e continuato dedicato ad esplorare le possibili generazioni di valore sociale ed economico prodotte dalla relazione tra digitale (inteso come habitat e relativi strumenti) e patrimonio culturale materiale e immateriale.
Obiettivo concreto è individuare ed elaborare pratiche e applicazioni utili a favorire la partecipazione attiva degli utenti nel loro rapporto – in costante evoluzione – con i beni culturali, secondo principi coerenti con la Digital Social Innovation.
L’analisi dei Big Data rilevati dai flussi di informazioni prodotti dai social media e in generale dall’ecosistema dei canali digitali fornisce una base quali-quantitativa interessante per definire forme e modalità attuali, potenziali e plausibili del dialogo con il pubblico.
MEDIA
Canali, strumenti, linguaggi, format,
ibridazioni e “crowdtelling”.
TERRITORI
Rigenerazione urbana, pianificazione
urbana, turismo, community building.
BUSINESS
Orizzonti di impresa culturale,
aggiornamento professioni creative.
SALUTE
Salute fisica e psicologica, dimensioni
del benessere individuale e collettivo.
Il Manifesto
Conoscere l’economia ai tempi dei social
I social media e i canali digitali sono parte essenziale della vita di relazione delle persone e per le dinamiche di consumo. Le piattaforme sono luoghi virtuali dove le persone trascorrono il proprio tempo acquisendo e proponendo stimoli per formare la propria opinione e le scelte di consumo.
L’era del dialogo: Il nuovo linguaggio globale
Le piattaforme social media sono il luogo del dialogo e dell’interazione tra gli utenti, creando spazi di libertà di espressione per tutti. Per farlo impongono regole – di linguistiche e semantiche – entro cui l’espressione avviene. La loro conoscenza aiuta a comprendere il senso reale delle interazioni stesse.
Conoscere il mercato: Dai “big data” ai “qualitative data”
La possibilità di raccogliere immensi flussi di dati relativi a gusti, preferenze, orientamenti del pubblico acquisisce ancora più valore se integrata da un’analisi approfondita dei linguaggi e dei comportamenti online, che contribuiscono a definire nel dettaglio i gruppi di interesse e le loro motivazioni.
Un mondo “in movimento”: analisi e trendwatching
I social media e le piattaforme digitali determinano e insieme documentano piccoli cambiamenti di massa che producono il costante movimento della società in evoluzione. La connettività in real time e spalmata su tutta la giornata offre un osservatorio privilegiato per intuire e studiare i trend emergenti.
Il Team
Progetto Cultura 3.0 è ideato e promosso da DeRev tramite il DeRev Lab, reparto di ricerca e sviluppo dell’azienda, ispirato agli studi in materia del Professor Pier Luigi Sacco, Special Adviser to European Commission in the field of Cultural Heritage oltre che docente dello IULM di Milano, visiting Professor dell’Università di Harvard.
DeRev crede fermamente nelle potenzialità del digitale come elemento di cambiamento sociale ed empowerment individuale e collettivo, come dimostrano i riconoscimenti ottenuti dal Parlamento Europeo, dall’Unione Europea e da attori nazionali di rilievo assoluto come Altroconsumo.
Gli Output
Progetto Cultura 3.0 produce innanzitutto ricerche e dati rilasciati in open source sui temi indicati. L’impianto del progetto prevede inoltre l’uso di strumenti digitali (social media, piattaforme digitali, crowdsourcing, crowdfunding) per la progettazione di soluzioni innovative utili al settore del turismo, dei media, dell’impresa, della pubblica amministrazione, del no profit.