Pubblica Amministrazione 3.0, Sharing Economy e Industrie Creative sono i temi affrontati in occasione delle rispettive round table moderate da DeRev per Giffoni Innovation Hub, all’interno del Giffoni Film Festival. Esperti del mondo digitale e personaggi di spicco del settore si sono riuniti per tracciare un percorso tra business ed innovazione, incontri utili a mettere in evidenza i problemi e scoprire le eventuali soluzioni, sotto l’attenta guida di Claudio Calveri, Content Manager di DeRev e moderatore dei tre appuntamenti.
La prima tavola rotonda ha visto confrontarsi Costantino Caroppo, Chief Corporate Development Officer di axélero, Egidio Murru, Head of Digital Sales Training di axélero, Stefano Cereseto, COO di axélero, Mario De Rosa, responsabile per la comunicazione multimediale del Presidente della Regione Campania, Roberta Maggio, coordinatrice comunicazione web Palazzo Chigi, Ewelina Jelenkowska-Lucà , responsabile Media e Social media Commissione Europea in Italia, Paolo Neirotti, docente di Economia ed Organizzazione Aziendale e di Strategy and Organization presso il Politecnico di Torino, e Giuseppe Ariano, social media strategist della Galleria degli Uffizi.
All’incontro, si sono poi aggiunti Valeria Fascione, assessore alle startup, innovazione e internazionalizzazione della Regione Campania ed il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti. Il brainstorming si è posto l’obiettivo di trovare spunti interessanti per colmare il gap tra Pubblica Amministrazione e il nuovo mondo digitale. Un processo che non riguarda solo le istituzioni nazionali ma anche quelle europee, come ha confermato Ewelina Jelenkowska.
“La Pubblica amministrazione deve agevolare l’interazione con i cittadini e le nuove generazioni – ha commentato Stefano Cereseto di axélero – I social media sono lo strumento più forte per parlare alle persone giuste nel momento giusto. Coinvolgere i giovani è fondamentale. Ecco perchè siamo oggi qui insieme a voi per condividere e costruire.”
Durante il secondo incontro, invece, sono emerse numerose linee guida per promuovere la sharing economy, un business che in Italia viene “soffocato” rispetto ai competitor internazionali che operano in regimi più liberi; si è poi discusso su come tutelare i consumatori dal rischio di non potersi rivalere di un cattivo servizio, per concludere con la promozione di politiche che inducano gli utenti a fare una prima esperienza.
“La tavola rotonda – spiega Orazio Maria Di Martino, COO di Giffoni Hub – è il primo step per l’elaborazione nei prossimi mesi di un report illustrativo che definisca tendenze, criticità e potenzialità del modello economico collaborativo, fondato sulla condivisione e sullo scambio. Un modello in inarrestabile espansione come confermano le previsioni che ne valutano gli impatti finanziari entro il 2025 attraverso la crescita del valore delle transazioni che passerà dagli attuali 28 miliardi a 570 miliardi (PwC). Questo nonostante il caos normativo e l’assenza di ricerche reali che intercettino il fenomeno”.
Il terzo ed ultimo appuntamento, creato in collaborazione con il British Council, ha visto la presenza del sociologo Domenico De Masi, Andrea Coluccia della Creative Europe Desk Media Italia, Rosario Mattera, Presidente Malazè, Fabio Mazzeo, Presidente Fondazione Exclusiva, Gabriella Brignone della Fondazione Exclusiva, Giorgia Turchetto, Cultural Manager Fondazione Torino Musei, Christian Zegna, di Socializers, Daniela Bianchi, Consigliere Regionale e Vice Presidente Commissione Cultura Regione Lazio, Amleto Picerno Ceraso, responsabile del Mediterranean FabLab, Marco Cavalcoli, cofondatore della cooperativa E-Production e i due padroni di casa, Mario Ferrara della Fondazione Giffoni e Orazio Maria Di Martino, COO di Giffoni Innovation Hub.
“L’obiettivo di questa tavola rotonda – ha dichiarato Orazio Maria Di Martino – è quello di catalizzare il flusso degli hub creativi presenti sul territorio nazionale, valorizzarlo in modo efficace supportandolo con strumenti utili alla progettazione, promozione, distribuzione dell’offerta. Vogliamo cercare di definire nuovi contorni della realtà degli hub creativi, provare a oltrepassare la definizione tradizionale di semplici aggregatori e definire nuovi scenari di collaborazione che mettano i ragazzi e le loro necessità professionali al primo posto. Il cambiamento del mondo Giffoni risiede in questi nuovi approcci programmatici e nuove strategie operative, mission principale di Giffoni Innovation Hub”.
Dall’incontro il concetto chiave che ha dominato sugli altri è stato il bisogno di un rapporto attivo con le università locali, seguito dalla necessità di supportare e sviluppare il networking internazionale delle imprese locali. Terzo aspetto messo in evidenza è la necessità di supporto alle imprese per trovare nuove opportunità e clienti.