Perché un utente dovrebbe donare fondi a sostegno di un progetto di crowdfunding? Una domanda che ne implica altre, connesse o conseguenti, che toccano questioni essenziali, soprattutto per il pubblico che deve trovare i motivi giusti per partecipare e sostenere.
Ecco gli argomenti fondamentali su cui chi vuole sperimentare il crowdfunding deve interrogarsi in via preliminare:
Il risultato: Qual è il bene, il servizio, l’opera che voglio realizzare concretamente?
Le caratteristiche dettagliate del risultato che si intende ottenere sono la fotografia da offrire all’utente perché possa visualizzare esattamente cosa si troverà davanti una volta che avrà donato i suoi soldi e la campagna sarà andata a buon fine. Senza una descrizione precisa e puntuale del risultato ogni sforzo può essere inutile.
L’obiettivo: Perché lo voglio realizzare?
La prima risposta è quella più semplice: per motivi economici, ma in un’economia basata su esperienza e partecipazione l’obiettivo più importante è quello complementare. Si avvia una raccolta fondi per una casa-famiglia non solo per creare il singolo luogo di accoglienza, ma per contribuire all’integrazione sociale. Si crea un elemento di design eco-sostenibile non solo per vendere un prodotto ma per essere parte di un percorso di riqualificazione virtuosa delle abitudini del quotidiano. Il risultato rientra in un obiettivo più ampio che gli conferisce un senso particolare.
Il contesto: Perché adesso?
Ci sono momenti più adatti di altri perché qualcosa accada. “Al posto giusto e al momento giusto” è un mantra per l’ingresso di un prodotto sul mercato, e il crowdfunding non si sottrae alla regola. Descrivere le condizioni generali che rendono il progetto tempestivo e opportuno, spiegare perché un’idea ha una rilevanza particolare in un determinato momento, spiegando la connessione di senso che crea con quanto accade è decisivo per farne percepire la necessità all’utente.
La motivazione personale: Perché proprio io?
Nel crowdfunding si racconta una storia, la storia di un prodotto, opera o servizio che deve ancora essere scritta. Per regalare una prospettiva realistica e attraente è utile partire dall’esperienza personale, dal vissuto di chi ha prima sognato, poi ideato e portato un progetto a maturazione tale da poter essere proposto al pubblico. Dietro la storia dell’oggetto della campagna c’è il racconto delle motivazioni personali e delle conoscenze e competenze che fanno capire perché chi propone il progetto è “la persona giusta” che è giunta “al posto giusto al momento giusto”.
Il valore: Perché dovrebbe interessare?
L’errore più grande che si può commettere in una campagna di crowdfunding è pensare che il valore, l’utilità del progetto siano immediatamente comprensibili a tutti, a prescindere dalla loro formazione e dalla loro predisposizione. Spiegare qual è il vantaggio effettivamente offerto dalla realizzazione dell’idea è un passaggio fondamentale da curare con estrema attenzione. Chi propone un progetto ne conosce ogni più piccola sfumatura, e rischia di ritenere che non sia indispensabile precisare ogni dettaglio. Riuscire a raccontare l’impatto effettivo sulla vita delle persone è la chiave.
Il target: A chi dovrebbe interessare?
Rispondere nel modo giusto alla domanda precedente consente poi di individuare chi è in grado di produrre l’impatto più significativo. È il modo per definire bene il destinatario a cui rivolgere i propri sforzi di comunicazione in via preferenziale.
Dunque, non resta che mettere in pratica le indicazioni e i suggerimenti provando a creare una campagna di crowdfunding su www.derev.com!