“Ciao DeRev, vi chiamiamo da Flixbus Italia. Giovedì 23 novembre inauguriamo i nostri nuovi uffici in Corso Como 11 a Milano. Vi andrebbe di venire a parlare della vostra esperienza con DeRev? In cambio offriamo spritz e tramezzini a volontà !”
“Ci vediamo giovedì!”
La cosa è andata più o meno così. Siamo stati nella nuova sede di Flixbus, la compagnia di bus low cost che sta sovvertendo, rotta dopo rotta, Paese dopo Paese, il mercato dei viaggi su gomma nel mondo (se non conoscete la loro storia c’è un bell’articolo di Wired che vi spiega cosa fanno).
Insieme a Fabio Maccione, Senior Public Affairs Manager di Flixbus, e Brando Benifei, giovane eurodeputato italiano, si è parlato di come il digitale stia cambiando i servizi tradizionali per i cittadini e di quali politiche siano davvero funzionali per creare un ecosistema innovativo sostenibile. È stata, inoltre, l’occasione per discutere di sinergia e lavoro, delle nuove frontiere della sharing economy – il fenomeno che ha fatto emergere business come quelli di Uber, Airbnb e Blablacar – e delle difficoltà che l’Italia sconta proprio in termini di innovazione, poiché tutto il sistema agisce ancora da freno e non da acceleratore.
Alla fine, parafrasando un po’ Zygmunt Bauman, ci siamo detti che questo è il tempo della “fiducia liquida”, laddove concetti come Trust, Sharing Economy e Business sono interconnessi tra loro e creano delle opportunità . Ma bisogna “fidarsi”, appunto, e credere strenuamente nella tecnologia, un terreno su cui i vecchi player si muovono ancora in maniera poco fluida, e sui quali anche la politica deve allinearsi in fretta, per non condannare il paese alla marginalità . Come sempre esistono le eccezioni alle regole, e nonostante la nostra storica avversione agli “aperitivi per startup”, molto spesso regno dell’inconcludenza, abbiamo vissuto una piacevole occasione di dialogo e confronto, dopo la quale ci siamo goduti anche la musica e brindato al prossimo viaggio di Flixbus!